giovedì 26 dicembre 2013

Point of No Return ?

Carissmi, dopo la mia esperienza in montagna, dal mio rientro in Italia, sono successe piu' o  meno un po' di cose di cui vale la pena parlarne. Non sono rientrato subito a casa, a Pisa, ma sono andato dalla mia ragazza. Erano 3 mesi che non la vedevo. Da questo mio ritorno sono iniziati una serie di diversi viaggi su e giu' per l'Italia, prima a casa mia, poi a Torino, poi di nuovo a casa sua, poi a Verona, poi  di nuovo a casa sua per partire insieme per la prima volta in Germania, poi il mio rientro in Italia e la definitiva partenza per la Germania a Friburgo. Aggiungiamoci anche una girata a Punta Ala e 2 girate a Firenze.    

In questo girare ho visto tante cose differenti, ho provato molte emozioni differenti. Nelle mie girate a Firenze, pur nel constatare che e' una bellissima citta', pero' anche li ho visto "deserto". Voglio essere speranzoso per la proposta fatta e so sicuramente che qualche cosa verra' fuori. Le persone positive, quando si mettono insieme a ragionare possono produrre solo qualche cosa di positivo. 

A Punta Ala sono stato divorato dalle zanzare, come al solito. La cosa piu' bella credetemi e' stato quello di passeggiare con il mio amico Sandro in campeggio chiuso, senza clienti, con il sapore della pineta, il prato verde che cresce nelle piazzole ... Abbiamo parlato di noi e di quello che stiamo facendo nella vita e di quello che vorremmo fare (?). Il tutto condito dal rumore del mare di sottofondo. La sera siamo andati a Marina di Grosseto per salutare il mio amico Marco, e anche li ho provato quanto sia bello ascoltare il rumore del vento nelle orecchie e il sapore del sale, sulle labbra, che ti lascia il mare quando fa vento forte: questo sapore era una delle cose piu' belle che ho potuto provare durante la mia esperienza di "affamato e folle" durante l'inverno 2011 trascorso a lavorare a Punta Ala. Ho dormito dal mio amico Gianandrea, con il quale mi trovo sempre bene, soprattutto nel confidarmi anche con lui. Speranze, futuro, paure (?) - ma con le paure non si vive, e si fa la fine dei gatti sul'Aurelia. Il giorno successivo ci siamo ritrovati tutti tra amici del campeggio, nel Chianti, a mangiare, e' stato bellissimo ritrovare il sorriso e gli abbracci di amici. Venni via con il cuore caldo, e carico di energia positiva. 

Nella mia girata a Torino ho provato a capire cosa vuol dire vivere in una grande citta' veramente a misura di uomo. Ho vissuto in centro, zona stazione, in una casa a cui sono molto affezionato.... grazie agli amici che posso sempre contare su di loro....  In questi cinque giorni frequentai il corso di Europrogettazione che di per se non vuol dire un cazzo. La solita Europatacca di mmerda a cui cerchi tu di dare un valore serio, un significato intrinseco, una voglia di determinazione in un momento in cui tutto sembrava fermo al palo. Una patacca che nonostante tutto, come al solito il mercato internazionale non ti riconoscera' perche' non rilasciata purtroppo forse da ente accreditato. Il corso e' stato molto bello e ci ha presentato come operare all'interno di una qualsiasi organizzazione (grande o piccola, profit e no-profit) per presentare un progetto alla Comunita' Europea. Oggi serve essere qualificati sul mercato o comunque "appataccati"... Ho avuto modo di conoscere persone fantastiche anche qui, che credono fortemente nell'Associazionismo, nei valori, nei diritti umani. Poi mi sono inoltrato alla scoperta di Torino e ho avuto modo di visitare una citta' fantastica, innovativa. Quello che sicuramente ha messo in risalto questa esperienza e' la mia voglia di vivere in una citta' piu' grande, che abbia un ampio respiro, e non come purtroppo Pisa, che per me che la vivo, bella ma pur sempre mi appare come un Grande Paesone. 

Verona e' stata un altra pietra miliare nel mio percorso. Ho avuto il piacere di conoscere finalmente il mitico Bernd Faas consulente della societa' Eurocultura che sostanzialmente, oltre che offrire informazioni alle persone per andare all'estero, come organizzarsi e muoversi, ti aiuta anche attraverso sessioni a pagamento via skype one-to-one, mirate alla revisione del tuo curriculum e a darti consigli specifici per il tuo caso. Io ho avuto modo di parlare con il Sig. Bernd Faas di persona e mi ha caricato molto. Consiglio a tutti prima di partire, di leggere bene le informazioni fornite da Eurocultura, che risulta essere molto affidabile. Importante e' allo stesso modo iscriversi a gruppi facebook tipo "italiani a... " perche' ti arrivano anche indirettamente informazioni importanti, e sono sempre un punto dove condividere dubbi. Era da molto che cercavo di inseguire Bernd, attraverso i suoi seminari, ma purtroppo Verona e Padova non sono proprio dietro l'angolo rispetto alla distanza con Pisa. Andai per la prima volta, prima di partire per il rifugio, a Padova, a maggio ci riceveva il centro per l'immigrazione tedesco (ZAV) nel quale esponeva il progetto JOB OF MY LIFE ed era per quella sessione in  cerca di Ingegneri qualificati. Assaggiai che cosa volesse dire il centro per l'immigrazione tedesco, e il progetto Job of My Life. Per chi e' interessato questo e' il link.   

Sono stato diverse volte a casa della mia ragazza. Lei abita in un posto bello ma anche un po strano. I Bergamaschi e i Valligiani sono un po strani. Abbiamo visitato un sacco di bei posti. Il problema e' che la vita in valle, senza una macchina e' un po scomoda. Sei ben collegato con i mezzi ma non sei libero di uscire la sera, a meno che tu non vada nel paesino di sopra (che non ha niente) o nel paesino di sotto ( che ha i barrini con i pali per le spogliarelliste) . Se vuoi fare un po di km e magari berti un drink, hai sempre la preoccupazione che ti fermino le pattuglie e questo e' veramente un incubo, perche' a muovermi non sarei con la mia macchina, ma con la macchina della famiglia della mia ragazza, Quando sto insieme a Lei sto davvero bene. Siamo andati a camminare in montagna in n rifugio, portando il cane con noi, le valli sono davvero belle e ti offrono dei paesaggi mozzafiato. Tutta l'Alta Val Brembana e' da scoprire e invito tutti i miei amici camminatori a farci un salto. Abbiamo avuto modo di vedere Bergamo insieme, di degustare vini in Franciacorta, Siamo anche andati a giocare al Bowling. Il viaggio piu'  bello pero' e' stato quello in cui l'ho accompagnata in Germania. Abbiamo vissuto questo viaggio tutti e due come una vacanza, un modo di stare finalmente insieme e divertirci, abbiamo visitato Innsbruck e Monaco, apprezzare l'ordine tedesco e italo-tedesco del Tirolo. Lei era presa davvero bene e io ero stra felice. Sono stato qualche giorno con Lei nella casa in cui abita lavorando come ragazza alla pari. Paesaggi fantastici, gente diversa, emozioni diverse. Sono ritornato li una seconda volta, quando sono venuto qui a Friburgo, prima di iniziare il corso di tedesco al Goethe Institut. Ora e' piu' di un mese che non ci vediamo e non vedo l'ora sia Capodanno per cui Lei venga qui facciamo festa e staremo insieme. 

Friburgo e' una bella citta', piccola, smart, alla portata di tutti. Mi piace molto, E' una delle citta' che ha piu' sole durante l'anno e questo e' importante, perche' ho scoperto di essere un po "meteopatico". E' molto simile a Pisa, perche' ci sono molti universitari che la movimentano e la rendono giovanile. Non sono uscito moltissimo, devo recuperare... ho voluto passare parecchie ore in biblioteca dell'Istituto di Tedesco, per battere il capo contro questa lingua. Friburgo ha sicuramente delle cose che ti lasciano stupito: il fatto che in questa zona siano presenti delle vigne e' un segnale indiretto di bel tempo e sole + o - uniforme durante l'anno. Avere delle colline vicine dove possa andare a correre e sgambettare e' sicuramente importante, sia dal punto di vista fisico che visivo. Odio quando sono in citta' come Milano, dove e' difficile vedere sia un albero, che un monte. Per me queste sono cose importanti e le cose ( o sentimenti ) importanti si chiamano valori. Ha un piccolo fiume che la divide in due, e che alimenta delle canalette lungo la citta' molto divertenti da vedere, ma molto meno divertenti se d'inverno ti capita di metterci un piede dentro. Ha una birreria industriale chiamata Ganter, e 2 birrifici artigianali molto belli, quello che preferisco e' Martin's Brau perche' l'atmosfera e' piu' amichevole, l'altro invece e' un po piu' affighettato. Davvero la Germania vista da questa citta' sembra essere a portata di mano, basta imparare questa lingua, che alle volte mi appare ostica e mi chiedo dentro di me che cazzo io stia a fare qui.   

Il corso di tedesco che ci fanno fare e' duro ma ha i suoi effetti. Al livello grammaticale me la cavo bene, pero' dovrei parlare di piu' solo praticando e avendo paura di sbagliare, certe regole grammaticali ti rimangono in testa. Cominciai il corso di tedesco al livello base, poi ho cambiato e dopo una settimana sono andato nel corso A1+. La nuova prof e' simpaticissima, e' giovane e ti spacca i ginocchi dal lavoro che ci da. Non e' un problema, ci vuole un atteggiamento positivo nei confronti di questa lingua e tanta costanza, e il resto fa da se. Vivo in una stanza molto ben arredata, amo l'arredamento chiaro, specialmente il pavimento. Non abbiamo delle macchine per lavare i panni, pero' nella citta' ci sono vicini posti dove poter lavare e asciugare i propri indumenti ad un prezzo accettabile... mica Val d'Isere! Pensate che nel mio quartiere (Stulinger) c'e' una cinese nel negozio, che si occupa di sorvegliare il tuo bucato che venga lavato a modo, poi si occupa lei di spostare le cose nell'asciugatrice e a pagamento, se vuoi, te le stira. La cucina che abbiamo qui nel pensionato non e' in camera, ma e' in comune a tutti, 2 per ogni piano, quindi in totale 4 cucine grandi con molti fornelli e molti lavandini. Siamo tanti qui ed e' vero che proveniamo da tante culture differenti di tante parti del Mondo pero' credo che non dovrebbe mai mancare il senso civico dell'educazione e del rispetto altrui: la cucina viene costantemente lasciata un merdaio .... ..... vediamo per Capodanno come sara'     .

Adesso sto progettando qualche cosa per Febbraio. Il corso finira' il 6 di febbraio e dal 6 saro' fuori di qui. Sto valutando la possibilita' di partecipare al progetto jobofmylife oppure di trovare altro e di rimanere qui.

We will see..... !

A presto !



martedì 26 novembre 2013

Hals- und Beinbruck ... Un lungo autunno

E' stato un lungo autunno questo, dove molte cose sono accadute.
Potrei andarmi a cucinare in questo momento, adesso che vivro' in questo pensionato studentesco per 2 mesi, cercando di ricrearmi una vita, un nuovo progetto, una nuova direzione. Non ho molta fame, perche' contemporaneamente mi e' giunta voce dall'Italia che il piccolo cane Lara, e' morta in seguito ad intossicamento da un pasticca di veleno per topi. Sono triste.  Era l'ultima traccia sulla terra, dell'esistenza passata insieme al cane Ciro, gli volevo molto bene, e tutte le volte che entravo in casa di mio fratello avevo quasi piu' voglia di salutare il cane che tutti gli altri, perche' mi veniva in contro e ci teneva tantissimo a me.

Scrivero' stasera, con calma, tra poco. Perche' c'e' molto da scrivere. Sono stato una palla "rimbalzina" a giro per " l'Italia " tra Bergamo, Valtellina, Verona, Germania (a portare la mia ragazza), Firenze, Punta Ala, non facendo altro come al solito che girare per trovare delle risposte alle domande della vita, alla domanda principale " che cosa faro' da grande ? "  " che cosa ne sara' di me ? " .... Addirittura, ho deciso di ritornare a fare il percorso psicologico al Centro per l'Impiego di Pisa, perche' mi sono sentito veramente giu'. Ancora una volta mi chiedo se questo corso, che sto seguendo qui a Friburgo in Germania, e' l'ennesimo tentativo di riempire "gli spazi vuoti della mia vita perche' non sono capace di stare fermo" oppure c'e' un progetto forte dietro . In realta' la risposta la so'gia'. Nel venire in Germania, ne avevamo gia' parlato tempo fa con la mia ragazza, purtroppo poi le cose sono andate diversamente questa estate, rispetto ad altri progetti fatti insieme, e quindi, come lei ha cambiato piano, andando a lavorare in una famiglia a km e km lontana da me, anche io ho cambiato il piano, e sono qui a Friburgo a imparare il tedesco ... " poi si vedra' "

Questo " poi si vedra' "  e' una cosa falsa, falsissima. Io sono una persona che e' sempre in costante ricerca di me e di cose fare e di progetti, ho bisogni di crearmi delle possibilita' , vedere lontano, progettare un futuro stabile. Gli imprevisti ci possono essere sempre nella vita, ma non si puo' lasciare tutto al buon detto "finche' la barca va, lasciala andare". Una accurata pianificazione, non si lascia prevaricare dall'imprevisto, ma ne sa gestire la risoluzione. D'altro canto potremmo anche dire che tutto questo puo' portarci a rifugiare dentro una "non dimensione" ovvero quando incessamente una persona non fa altro che rivedere i propri errori nel passato e proiettarsi nel futuro, per vedere un futuro migliore, senza vivere il momento presente. Questo e' veramente un errore, uno sbaglio grosso. Bisogna essere ben radicati nel presente, perche' senno parallelamente si rischia di rifugiarsi in un passato che non c'e' piu' o di iperproiettarsi nel futuro per non accettare la realta'. Qui una vecchia foto di me al Rifugio Col de La Vanoise 2500 metri, questa estate... Proviamo ad andare a mangiare qualche cosa ...




lunedì 2 settembre 2013

Inizio a respirare nuovamente

Come al solito scrivo questa pagina durante la preparazione della colazione... ormai non sono molti i clienti, l'estate sta rapidamente finendo in montagna e per rincarare la dose, uno dei rifugi che fanno parte del Tour de Glacier ha chiuso (l'Arpont) in quanto il Club Alpino Francese ha deciso di chiudere e rinnovare pure quello, oltre che al nostro - solo che loro sono indietro di un mese sullo stato di avanzamento lavori - .

Sono successe tante cose dentro di me. Questa estate mi ha cambiato dentro. Mi sembrava di essere all'interno di un frullatore, ogni giorno era cosi' pesante fisicamente e psicologicamente ma allo stesso tempo passava rapido. Ogni giorno non facevo altro che pensare alle prossime ferie, (48 ore tra il mercoledi e il venerdi) e questo non tanto perche' detestavo il mio lavoro, ma in quanto avevo bisogno di una pausa, per stoppare il frullatore. Mi sembrava di affogare, - io non so nuotare - , le notti erano rapidissime e non avevo il tempo adeguato di riposare. Quando andavo in ferie, soprattutto la prima notte dormivo 13 ore di stonfo a diritto, come un macigno, e quando mi alzavo avevo la stessa sensazione di aver mangiato, ... di sazieta' insomma. Ad oggi, che guardo la data del giorno, non mi sembra vero, "3 settembre" durante questa estate mi sembrava una data lontana anni luce, ed oggi invece sono qui, vivo, cambiato, e questo mi fa sentire felice.

Sono contento di tutto quello che e'successo e di tutto quello che ho provato... il freddo il gelo e la neve a giugno e a luglio, i calli alle mani e il sangue, per aver spalato la neve a giugno, i giorni di pioggia a Pralognan bevendo una birra dopo l'altra al Bar du Bochor, le bellissime gite fatte tra i monti del Parc de La Vanoise (a piu' bella il traverso dal Col de La Vanoise al rifugio de La Vallette) , le poche ore di pomeriggio passate al sole cercando di abbronzarmi un pochino, le critiche e i rimproveri del mio capo, gli amici nuovi conosciuti, i momenti passati a sorseggiare il caffe' leggendo la Dauphine come se leggessi il Tirreno.

La montagna e' per molti, ma non per tutti. La montagna ti lavora dentro, nel cuore e nel cervello, la montagna e'una filosofia di vita. Il rapporto con la montagna e il mio capo, mi hanno cambiato.

La venuta di mio padre a Pralognan mi ha reso felicissimo, cosi' come allo stesso tempo la visita di Emanuele e Maurizio, i miei amici di Molina di Quosa, Non ho mai provato cosi tanto piacere nel vedere dei volti di persone care, nel parlare "Pisano" ... e' un po come se la loro venuta mi abbia messo una coperta addosso quando si ha freddo. Uno dei risultati di questa felicita' e' stato quello dell'aver tolto la barba, che stava diventando lunghissima, e durante ogni pranzo e cena, perzzi di brodo, formaggio, ragu' e carne rimanevano imbrigliati nella barba. La barba lunga era il significato di un bozzo, per diventare farfalla.

In questa estate di crescita e sacrifici mi sono mancate tante persone, i miei parenti tutti, la mia ragazza, gli amici... credo che tutto questo sia stano necessario per uscire da quella mentalita' chiusa e ottusa dell'italiano medio - apro una parentesi ...

 ... l' italiano si piange addosso e incassa, il francese si lamenta e cerca di reagire, i tunisini africani egiziani scendono in piazza protestano forte e ottengono quello che vogliono! Finche' noi avremo un pasto caldo a casa, l'aperitivo con gli amici, un telefono con una connessione wifi per parlare con gli amici, del resto non ce ne freghera' niente. Noi Italiani non sogniamo piu' perche' non vediamo un futuro, oppure sogniamo troppo, perche' vivere al 100% nella realta' sarebbe un incubo. Quanti dei miei amici vivono ancora con i genitori? Oppure quanti di questi desiderano e amano il proprio lavoro ? Carissimi, un azienda non e'come un "diamante De Beers" che e'per sempre, se non siete d'accordo e non ne potete piu', le cose sono due (o forse 3) o vi ribellate e l'unico modo che potete fare e'quello di lasciare l'azienda per un altra, - o per prendervi un anno sabbatico alla ricerca di voi stessi - oppure incassate, perche' comunque quello che importa e' la cifra in fondo a destra scritta su quel foglio che vi consegnano a fine mese... la terza e' che, se voi lavorate bene, molto bene, potete chiedere un aumento. E' inutile continuare a leggere libri tipo Osho, oppure "segui la tua strada" o altre cacate filosofiche da pseudomanager interessanti, se poi di tutte queste informazioni, uno non se ne fa niente e rimane sempre al punto di partenza. Permettetemi una domanda in qualitesco  " Dove sta il vostro miglioramento continuo ? " o in altra maniera, dove sta la vostra crescita personale ?  - L'essenziale e'invisibile agli occhi ( Cit. P.P. ) e quello che vi serve lo trovate dentro voi stessi

....  chiusa parentesi -

Spero che vada in porto tutto il progetto della Germania, io e Mery ci abbiamo scommesso tutto, ci crediamo e lo vogliamo fino in fondo.

Si stanno per svegliare i colleghi e il capo.... un altra giornata che inizia, un altra giornata da scrivere, qui al Col de La Vanoise.

giovedì 8 agosto 2013

CV e motivationletter partiti

Siamo all  inizio e un primo passo e' stato fatto. Abbiamo inviato le nostre lettere di motivazione e i nostri curriculum all'azienda tedesca dove vorremmo andare a lavorare io e la mia ragazza, Mery. Un passo importante e decisivo. Ci abbiamo messo una settimana a preparare il tutto e a rifinire cv e lettera di motivazione. Molti amici quando cercano lavoro mandano mail a raffica pensando che questo, dal punto di vista gaussiano, determini una risposta. Ma questo non e' vero, in assoluto. Quando un datore di lavoro si vede arrivare una mail cosi lui non fa altro che prendere il tutto e premere canc.

Ora inizia la fase di stress e di trepida attesa. Come ho scritto in un post su FB per chi crede, direbbe "siamo nelle mani di Dio" per chi non crede "siamo nelle mani della Fortuna" quest'ultima intesa in senso boccacciano. Per saperne di piu' clicca qui

Mi sento piu' felice rispetto a molto tempo fa. Vedo una fine, quella famosa data sul contratto scritta 15 settembre, se prima costituiva un miraggio adesso e' diventata una lucida certezza. I giorni su al rifugio Felix Faure stanno volando e di questo ne sono contento... credetemi che questa e' una bellissima esperienza ma mi sento come in prigione e questo mi pesa. Siamo in tanti adesso al rifugio, in piu' come bella cosa il titolare ha portato su i suoi figli simpaticissimi di 10 anni circa e il 16 - 17 - 18 agosto ha detto che andra' in vacanza. Almeno in quei giorni faremo baldoria spero!

Mi manca la baldoria di Punta Ala. Ho fatto, abbiamo fatto tanto casino l'anno scorso. Alle volte mi sogno la notte il 14 agosto di montare in macchina e farmi una bella tirata fino a Punta Ala per fare festa, allo stesso modo ho sognato di fare lo stesso e fare una sorpresa alla mia ragazza. Ma so che questo sarebbe una enorme enorme cazzata, praticamente una fefata. Allora lascio perdere.

Per protesta mi sto facendo crescere la barba, lunga, lunga, lunga. Che tagliero' soltanto l' ultimo giorno prima di partire da questo posto.

Fuck yeah !

venerdì 19 luglio 2013

Rabbreddore

Qualche cosa e' andato storto durante l'ultimo congedo. Nonostante i tempi di ascesa siano stati molto positivi (2h.30 da quota 1400 a 2500 metri contro i 3h.45 segnalate dal Club Alpino Francese) ho preso un raffreddore da cavallo. A Prlognan ha piovuto tutto il tempo, io ero in pantaloncini corti e nella casa di Thierry Lombard faceva un freddo boia, infatti ho preso un piumone supplementare e ho acceso i termosifoni. Spero in questi giorni di guarire presto... La mia amica Chiara Squaglia, metereologa, dice che mercoledi' arrivera' l'ondata di caldo, io spero di essere in forma dal momento che mercoledi' saro' di nuovo in congedo fino a venerdi'.

Nelle mie giratine a Pralognan sono stato a visitare il campeggio, Alpine Lodge Camping Isertan 3 stelle. Non male davvero, una bella piscina e l'anno prossimo avranno anche una spa. Le piazzole non dicono un cazzo, sono uguali a quelle di un posteggio su un prato. Gli unici tre prodotti interessanti sono 3 tipologie differenti di tende teepee come avevo visto in fiera a Padova con Robi Vergottini.

Pralognan mi ha un po stufato nonostante sia davvero accogliente. Ho voglia di fare il selvaggio, per i monti, di rifugio in rifugio, esplorare vette e vallate, godermi il silenzio e il respiro della natura.

Sto conoscendo un sacco di famiglie, che mi invitano a casa loro. Mio padre mi direbbe "Sei proprio una zoccola" ma a me piace davvero avere amici sparsi nel mondo, conoscere le persone, scambiarsi le opinioni, fare le vacanze a casa di altri e conoscere nuove culture, nuovi punti di vista, che ti arricchiscono dentro. Parole d'ordine "share" , condividere un emozione, un momento, un tramonto, un gesto una poesia (come diceva la mitica canzone di Viola Valentino). Sono stato infatti invitato in Olanda, in Scozia su un isola deserta dove dei clienti abitano in una villa, in Germania a Berlino .... diciamo che il campeggio a Punta Ala mi ha lasciato dentro di me (cosa che gia' avevo) questa voglia di conoscere dentro e a fondo le persone, che a me piace chiamarla e identificarla come ricchezza, per altri invece passo sempre per quello che non si fa mai i cazzi propri. Ma andate a cagher !

Speriamo di guarire asap!

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lunedì 15 luglio 2013

Accueil

L`accoglienza e`molto importante, specialmente quando si lavora a contatto con il pubblico; ma comunque piu`in generale, e' sempre meglio quando si riceve con una persona con il sorriso, invece che con una faccia arrabbiata.

Confesso che non ho una bella cera, fin da piccolo ho sempre avuto una faccia cupa, poco sorridente, c'e' una foto in bianco e nero in camera mia che testimonia cio' .

Sono tanti i motivi di questa carenza di sorriso, dalla morte di mia madre, alla mia malattia ancor prima, che non mi permetteva di andare fuori a giocare con i bambini, quando tutti a quell' eta' si sporcano e giocano, a tutto quello che e' successo dopo.

Fino a 18 anni e' stato un po tutto difficile, dai 18 - 19 anni, sono sbocciato e ho trovato un canale per sfogare la mia rabbia e la mia felicita' ... non e' un caso quindi, che molti atteggiamenti, tipici dell' infanzia io li abbia ancora, oppure certe esperienze che si vogliono fare a 18 anni, io le abbia fatte adesso, e' un po come il tentativo di mettersi in pari.

Nel rileggere le poesie che ho scritto nel periodo 8 - 18 anni, mi sono reso conto come, aspetti quali la tristezza, la morte e la solitudine, erano fortemente insiti dentro di me, era insomma come se mi sentissi un vecchio dentro un corpo di un  giovane. Cio' non ritengo sia stato salutare per la mia crescita.

Alti e bassi, invece che una costanza.

Negli ultimi 5 anni ho imparato a sorridere alla vita, invece che lamentarmi sempre.

Ricordate, si chiude una porta , si apre un portone ... sorridete alla vita e la vita vi sorridera'.

giovedì 11 luglio 2013

Chez Thierry Pralo

Finalmente sono riuscito a scendere dalle montagne. La discesa ha preso più tempo del solito perché mi sono messo a contemplare i fiori e le piante e le marmotte. In particolar modo gli abeti.... credetemi sono suggestivi davvero. I miei colleghi Andreu e Segolene, una coppia dei Pirenei, mi ha prestato il furgone e ho fatto un giro fino a Moutiers. Li ho cercato informazioni per passare a Bouygues come operatore telefonico e ho fatto spesa al carrefour così per divertimento. Rientrato in paese, ho trovato sulla strada una burrasca micidiale: la strada era diventata un fiume d'acqua, zero visibilità perché pioveva e grandinava. Allora per reagire ho messo la musica a manetta e sono salito. All'arrivo in paese ho trovato la guida alpina Thierry che mi ha offerto a gratisse una sua stanza arredata in stile marocchino (nelle alpi?) . Con la mente sono tornato alla bellissima casa di Ernesto in Calle Especeria....  il giorno dopo, cioè oggi, ho girato per Pralognan, visitato il campeggio e rilassato alla grande. Sono pronto per tornare in vetta domattina.

lunedì 1 luglio 2013

Un caffè con Montella

Il caffè è sempre stato una parte importante della mia vita. Un potente stimolante di pensieri e azioni. Il thé l'ho invece sempre visto come un elemento meditativo, diciamo che è come comparare la sigaretta alla pipa; anche se io non fumo, penso di aver azzeccato il significato. Il numero massimo di caffè che sono arrivato a prendere in un giorno è 11, durante un periodo schizofrenico della mia vita, dove tentavo "un qualche cosa in proprio". 

Il caffè è iniziato a diventare un rito sociale importante nel periodo universitario, ricordo i caffè da "Marcellino", vicino ad Agraria -perchè almeno Gianandrea trovava posteggio facilmente in doppia fila- ricordo i caffè da il c.d. "Scemo e piu' scemo" ad angolo con la copisteria del ciccione, davanti ad Agraria, salotto di scambio tra studenti e professori, i caffè davanti alla Facoltà di Giurisprudenza, che sembrava di assistere a delle sfilate di alta moda. Tutti i caffè hanno un senso, uno scopo, un ricordo, non esitono caffè presi a vuoto, nel nulla.... Anche i caffè presi egoisticamente parlando ovvero leggendo il giornale, hanno un senso, il desiderio di informarsi, di staccare un attimo e possibilmente di ricaricarsi.

Difficile trovare un posto da premiare per il caffè più buono. Sono tanti i motivi che concorrono alla soddisfazione del cliente (detto in Qualitesco) ma sicuramente se posso aprire una parentesi la faccio volentieri per i caffè presi al Bar Centrale, di mattina, alla regia di Marco Montella. Per tre anni ho lavorato li e ogni inverno aspettavo che il Bar Centrale si rianimasse per ritrovare gli stessi sorrisi; ... "Presidè.... "
Con estrema perizia ogni cliente che entra viene osservato, accolto con un sorriso una battuta che ti rallegra la giornata, magari accompagnata da quelle ottime paste che solo Marco fa durante il periodo di bassa stagione -credo- con il forno che si attiva con la presa tripentapolarefasica (perchè al campeggio la corrente non gira su 3 fasi, come in tutto il mondo, ma su 15 fasi, perchè a tutti girano i coglioni per le zanzare e l'umidità). Mi mancano un sacco tutti  _ora proprio tutti proprio no _, è inutile nascondersi dietro un dito, ma questo è il prezzo che uno deve pagare per delle scelte fatte.

A fine stagione 2012 andai insieme alla mia ragazza Mery a trovare Marco nell'altro campeggio in cui lavora, dopo che chiude il Punta Ala, per salutarlo e per ringraziarlo di tutti i sorrisi e di tutta la carica che mi ha dato tutte le mattine, nonostante la mia facca fosse grigia e incazzata. Avrei voglia di conoscere un po' di più Marco perchè durante la stagione invernale viaggia spesso in giro per il mondo e mi piacerebbe che mi raccontasse qualche cosa di suoi viaggi.

Durante i miei viaggi all'estero ho sempre cercato caffè ma ho sempre trovato piscio di gatto colorato. Anche in Islanda quando vedevo l'insegna "Illy" che appariva all'orizzonte come un miraggio nel deserto, niente, nulla, no sapore, no gusto. Lasciamo perdere il caffè francese...      Oltre che ad essere un potente stimolante celebrale, il caffè lo è anche per il basso ventre, io senza caffè la mattina non riesco a cacare. Per questi motivi, semplici e intuitivi ho deciso di portarmi appresso una bella Moka Bialetti da 6 persone, che ogni giorno illumina la mia giornata lavorativa, con tanto di presosta al bagno.

A ognuno il suo caffè, non troppi, in numero giusto e in compagnia delle persone giuste.

giovedì 27 giugno 2013

Nebbie

Definire esattamente quando sia partito questo viaggio, è difficile. Un viaggio lungo, lento, a lungo pensato ma recentemente pianificato. Sui motivi che mi hanno spinto a partire su quelli si potrebbe scrivere un blog a parte. Adesso sono qua, in questo bellissimo Parco, in alta montagna; in Francia esattamente nel Parc National de La Vanoise, a quota 2515 metri a lavorare per tutta la stagione nel piu' grande rifugio del Parco, al Col de La Vanoise. 

Sto scrivendo adesso perchè come tutte le volte che sono in turno; per fare le colazioni al rifugio, mi alzo la mattina alle 3 per servire le colazioni alle 4. E' stata una settimana in salita, è da circa 7 giorni che non fa altro  che nevicare, siamo immersi nelle nuvole, a malapena si vede l'altra parte del rifugio. Ogni volta che la mia collega, Betarice, stampa la pagina del Bollettino Meteo mi ci avvicino con timidezza, nella speranza di leggere buone notizie. E' soffiato un vento forte, misto a neve, creando dei bellissimi disegni sul prato intorno al rifugio. La mattina quando mi alzo per le colazioni, con questo tempo gelido, il vento e la neve cancellano qualsiasi tipo di felecità o pensiero positivo mattutino, per lasciare il posto alla determinazione e ad una serie di azioni da compiere meccanicamente ripetute/ salire la collina senza scivolare, accendere il generatore, andare nel locale ristorazione, mettere a bollire il pentolone di acqua, in base alle quantità previste (normalmente 20 litri) attendere, versare la quantità d'acqua corretta per le persone che hanno chiesto il caffè, attendere le persone, servire il pane, sparecchiare. -- Le mattine cosi' mi avvicino davanti al computer per leggere qualche notizia sull'Italia, svagare la mente, distrarmi, ingannare la mente da quallo che sto facendo, dal posto in cui sono. Sto dissociando mente e corpo. La prigionia non è data soltanto dalle condizioni climatiche avverse, ma a anche dalla monotonia del cibo: il Capo Guardiano del Rifugio, Gerard Girod, -simpaticissimo e molto bravo- ci cucina solo 4 tipologie di cibi il primo puo' essere o la minestra "Potage" tutto frullato, privo di colori, colori stile omogeniezzato, oppure spaghetti al ragu' oppure Maiale alle prugne, oppure pollo con funghi. Di questi cibi mi sto stufando e la mia ribellione è tale che quando siamo pochi prendo in mano i ferri della cucina e cucino io, ho già fatto 2 dolci (il secondo con maggior successo) diversi primi con successo ora faro' anche qualche secondo. Il cibo che avanza di solito lo facciamo scendere in cantina, bellissima, del rifugio, (posto freddissimo, patria delle muffe) mettiamo sui cibi la pellicola  alimentare e vi appoortiamo la data di cottura con il pennarello indelebile; su una delle ultime portate di pollo con couscous avanzati ho scritto in inglese "Ho ucciso per molto meno" . Questo l'ho fatto per scherzare con tutti, per ridere, ma per far capire a tutti e in particolar modo allo staff con cui lavoro, che non è psicologicamente possibile arrivare a settembre, 15 settembre, con queste cazzo di 4 portate.

Sono qui dall'8 di giugno, in questo paesaggio desertico, lunare, a combattere con i mali più grossi che ho dentro di me, la paura della morte di mio padre, il rapporto con mio fratello, la mia mancanza di tolleranza nei confronti di tutti.

E' dura ma ce la posso fare. Arrivero' in fondo vincitore.

A movimentare questo mio percorso, è arrivato nella nostra squadra al rifugio, Phudorjin, detto Dorjin, ma io lo chiamo Giorgio, nepalese, abitante in una comoda cittadina del Nepal a 4200 metri di quota. Parla a malapena francese e inglese, si esprime a gesti; e nei momenti di difficoltà sorride. Durante le pulizie, che svolgiamo quotidianamente insieme, canta. Ho scoperto in seguito che il suo canto in realtà come ha detto lui stesso sono preghiere. Bisognerebbe imparare tutti da Dorjin, io stesso: sorride nei moemnti di difficoltà e prega, ringrazia per essere qui. Insieme ridiamo e scherziamo, sono felice di lavorare con lui. In Nepal lavora come guida sherpa, (?) non ha un grosso fisico, diciamo che ricorda vagamente Bombolo nei film di Thomas Millian Er Monezza, ha un gran capoccione e parla come Spank di "Hello Spank". Sottoposto a sforzi multipli, fa ogni tanto qualche scorreggia, ma poi sorride. Lui è per me un esempio uno stimolo a sorridere, io che sono una persona che difficilmente sorridere.

In questo momento della mia vita, dissociata, ho ingannato il corpo ma non la mente: il corpo richiede alimenti pesi, invernali, mentre la mente pensa al mare, alle vacanze estive, al sapore di sale sulle labbra quando vieni via dal mare, alle insalate, le acciughe alla povera, melone e prosciutto di parma, cocomero.
Ti rendi conto in questi momenti quali siano davvero le cose importanti, se togli tutto, tecnologia, televisione e ti metti a nudo, preparando uno zaino il più leggero possibile, perché sai che ti dovrai fare 2 ore di ascesa in mezzo alla neve, quello che metti dentro lo zaino, è veramente poco, ma ti rendi conto che il bagaglio più prezioso lo porti dentro di te, i ricordi con la tua ragazza, gli amici, i sapori.

Sto vivendo. Sono libero. Posso pensare, fare, progettare e scrivere. Sto scrivendo e sto vivendo la mia vitan e questa è una sensazione bellissima; Ho comprato un Chromebook on line che mi sono fatto arrivare giù in paese a Pralognan La Vanoise, sono in attesa che arrivi, per mettermi a scrivere immediatamente. Scrivere e pensare mi rende felice.