mercoledì 25 giugno 2014

Partenze impossibili

Sono le 3 di notte e giro insonne per una Pisa dormiente. Non fa freddo,  si sta bene, una leggera brezza notturna,  delicata, accarezza la mia tristezza.
Non ci sono macchine, ne persone in giro, salvo 2 o 3 girovaghi notturni. Passo da Piazza Garibaldi e le risate di qualche allegro studente mi fa ricordare i bei tempi passati all'università. Senti rumori sospetti, di catene rotte per rubare biciclette, ma passi avanti, perché di notte certe curiosità è bene che rimangano tali. Passando nelle vie più centrali, in disparte, senti le televisioni accese, la gente che russa in camera da letto, coppie che fanno l'amore, tutti i rumori tipici di una città che vive la sua estate.

Mi manchi.

Vorrei prendere questo treno per venire da te, ma non esistono treni che vengono in Sardegna. O aereo o nave. Il tuo silenzio mi fa male, molto. Vorrei capire, sapere come ti senti e cosa stai provando. Vorrei fare qualche cosa per te,  per noi, per stare insieme. Ma non riesco a capire che strada hai intrapreso,  o forse faccio finta di non capire, per paura di vedere la verità per quello che è. Non penso di essere ossessivo,  o forse si, ma credo che potremmo fare tante belle cose insieme se solo lo volessimo. Dammi un feedback,  dimmi che ci tieni a me,  non dirmi che "posso aver bisogno di te oppure no" perché l'unica forza che mi porterebbe in Sardegna è l'amore per te. Poco c'entra e poco importa il fatto che debba fare un lavoro con il mio collega sardo: i documenti possono viaggiare anche per mail e le revisioni si possono fare anche via Skype.
Forse sei di nuovo tornata sul tuo progetto iniziale di fare tanti soldi e poi andare in Africa da tua cugina da sola, per viaggiare con lei, sottointendendo che "guarda é finita tra noi, siamo troppo lontani e lo saremo sempre di più" . Le ultime settimane prima della partenza, mentre cercavo di tirarti su il morale con la mia presenza, di cercare di fare qualche cosa insieme, anche quando eravamo in mezzo ad altri continuavi a sostenere che "le relazioni a distanza sono difficili" e forse li avrei dovuto capire, quello era un segnale,  che forse ho voluto far finta di non vedere. Eppure credimi, più di una volta ti ho detto quanto ti amo e quanto ti voglio bene, cercando di ripercorrere gli errori fatti in passato,  e chiedendoti. ... dai a settembre ripartiamo insieme, andiamo a vivere insieme e godiamoci la vita, facciamo un progetto ... ho cercato di portarti esempi e possibilità per dirti "guarda potremmo fare questo o quello" ma sembra che a poco sia valso, dal momento che mi hai semplicemente risposto "ho chiesto a mia cugina se puoi venire anche te" perché in realtà questo è il tuo progetto principale, e questo silenzio è forse un silenzio per capire, per dirci addio, per dirci ciao lasciami andare.
Non so cosa stai provando. Io sto male. Io sono a pezzi veramente e vorrei essere li in Sardegna con te fianco a fianco per sostenerti, aiutarti, perché ti amo. Non so se lo capisci, se lo senti, se ti interessa.

La notte, non riesco ad addormentarmi prima delle 4 e stringo forte a me il cuscino, pensando sia tu.

Perché questo silenzio? Perché tutto questo? Perché non pensare insieme ad un "noi" invece di pensare singolarmente a ciascun progetto?

Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo? Ti amo. Dammi un cenno.

Buonanotte.

lunedì 23 giugno 2014

Accendimi il cuore ... accendimi l'anima... la mia anima adesso brucia per te

L'accendino, una delle cose che ti contraddistingue di piu' -
Cosi' come pollicino lascia le molliche per trovare la via del ritorno,
tu lasci in giro, dove passi, accendini.
E quando gli accendini sono tutti ordinati, a posto,
questo pero'vuol dire che non ci sei, e io sto male,
sto male senza te,.

Amore complicato, amore fantasioso, amore profondo, amore esplosivo, che ti porta a fare pazzie, a lanciare il tuo cuore oltre il muro del silenzio, oltre il muro delle paure, oltre il muro delle insicurezze.

Amore di fantasie, amore di completezza, amore di questo "noi" quando e' che ne parliamo ?

Amore come eterna corsa, eterna corsa nell'inseguirsi, nel cercarsi, nel capirsi ognuno dentro di noi,
per cercare dentro di noi cosa vogliamo fare, per noi stessi.

Io sono sempre alla ricerca di soluzioni determinate e deterministiche, quando invece mi hai insegnato che l'amore e' un fuori programma continuo, che vola attraverso la liberta'.

Ci siamo conosciuti in un momento di caos nostro, abbiamo iniziato a conoscerci e ora, ti dico non vorrei mai abbandonarti.

Non so come andra' questa ennesima avventura, combatto con le mie ossessioni e le mie paure, e forse anche questo mi permette di maturare, di lavorare ai miei problemi, a questa sindrome dell'abbandono che ho dentro di me, e' questo il momento di crescere, e' questo il momento di cambiare.

Sono questi i motivi per cui ti amo e spero di darti quanto tu mi dai, e spero che tu mi capisca fino in fondo.


Catene e mille perché


Non è possibile questa cosa.

Anche nelle migliori intenzioni sembra che stare qui a casa a Pisa vi sia una maledizione. Potrei raccontarvi di amici che sono tornati per stare vicino alla moglie, e che prendono una miseria, potrei raccontarvi di grandi persone laureate che sono finite a lavorare chi in call-center, chi in gelateria. Questa è una Italia che va a rotoli, questa è una vita che va a rotoli.

Eppure la cosa per cui ero stato chiamato è anche un progetto importante e dagli elevati contenuti etici. Eppure tutto si trasforma in questo modo così brutale, e insignificante, in un nulla di fatto, in bugie e filastrocche.

Ti mandano un contratto per dirti che ti assumono in un certo ruolo (organizzazione) - e quindi io c'avevo visto anche un impiego immediato di tutte le competenze acquisite con il corso di Project Management, invece poi è tutto un altro ruolo (procacciatore d'affari(. Ti dicono di essere automunito e telefonomunito, ma non si parla neanche di compensi in euro, ma solo in chiacchiere e in filastrocche.

Perché tutto questo ?

Ti senti letteralmente in catene e ad un certo punto pensi e capisci che la vita è la tua e non può essere così, che hai un ruolo, che vuoi avere una dignità e che il tuo futuro probabilmente non è qui.

Perché ?