lunedì 23 marzo 2020

Pensieri notturni (sul Virus)

Chi sei tu CoronaVirus? 
Nel tuo avanzare, nel tuo soffocare impetuoso tutti noi, ti ringrazio perché mi hai ridato una cosa che mi mancava da tanto, il Tempo. 

Mi hai dato il tempo di capire dove sto andando dove sto sbagliando, che errori sto commettendo, alcuni rimediabili, altri non facilmente rimediabili, mi hai dato la possibilità di riscoprire cose che stavo totalmente dimenticando.

Stavo dimenticando soprattutto me stesso. 

Mi stai dando la possibilità di ritrovare persone che non sentivo da tanto tempo,
di sentire di nuovo gli uccellini e il silenzio in questa città.

Una città silente dove la mattina e la sera non hanno differenze, dove il giorno e la notte hanno sempre la stessa medesima calma, quasi come se il tempo si fosse cristallizzato come se tutto si fosse fermato.
Dalle nostre finestre, dai nostri balconi, dai nostri terrazzi, siamo tornati a guardare il cielo a scoprirne i colori i raggi i tramonti e le albe, a riscoprire il prato sotto casa, il cespuglio accanto all'ingresso, il fiore sul nostro balcone.

Pensavamo che fosse piccolo questo mondo, ma abbiamo anche capito che ci sono universi da scoprire soltanto passeggiando intorno alla propria casa o intorno al proprio quartiere, abbiamo scoperto persone che non sapevamo neanche esistessero, o che abitassero vicino a noi.


Già (...)
Il silenzio .
Tutti quanti noi abbiamo paura del silenzio del vuoto che sta dentro di noi e fuori di noi. 
Abbiamo paura quando non succede niente, perché questo niente che c'è sale dritto alla mente, ti toglie il respiro, ti fa gridare nella notte, ti fa piangere, perché hai paura di non farcela, hai paura di non avere soldi a sufficienza per resistere a questo tsunami che si sta abbattendo su di te adesso, e che si abbatterà e farà danno anche quando sarà passato e finito, perché lo Stato non ti fa uno sconto, non ti dà niente, ti dice solo che pagherai prima o poi.
Perché non sei un Santo,
Solo gli Assunti forse hanno un Santo,
Sei solo una Partita Iva qualunque,
Una carta straccia da appalloccolare, strizzare e gettare per strada o nel primo cestino che tu, Stato, incontrerai finito questo periodo.

La vita dopo il coronavirus sarà come quella prima del coronavirus? (...) una vita dove uno non fa altro che correre correre correre per avere del denaro, per cercare di essere indipendente, per realizzare i propri desideri, ma quello che alla fine ti viene a mancare e' il tempo per se stessi, il tempo per capire quali erano i tuoi desideri e per capire se questi desideri che avevi erano veramente ciò che desideravi, oppure quello che chiedevi era soltanto avere un po' di tempo per te stesso.

Torneremo diversi dopo questo virus? Torneremo ad abbracciarci in modo franco e pacato ?Torneremo a rispettare l'ambiente e la natura e ciò che ci circonda? Torneremo a rispettare gli altri perché esistono e perché hanno la loro vita e un ruolo in questo mondo?
Torneremo a rispettare le regole, oppure cercheremo sempre un modo per evadere queste regole? Torneremo a farci del male direttamente come ad esempio continuando a saccheggiare la Terra delle sue risorse oppure cercheremo tutti di avere uno stile di vita più responsabile verso noi stessi e verso gli altri?
Uno stile di vita più ecosostenibile ci vorrebbe.

L'unica paura, lecita, che bisogna veramente avere è quella di Noi stessi, si dell'Uomo, e cosa stiamo facendo con le nostre azioni irrimediabilmente a questo Mondo, che cerca di ribellarsi come può.

Non bisogna invece avere assolutamente paura di questo vuoto e di questo silenzio che c'è in questo momento, perché le paure ci fanno agire in modo sbagliato, le paure ci fanno commettere errori, le paure ci fanno agire nel male, ci fanno chiudere in se stessi, le paure provocano odio le l'odio provoca guerre, le guerre provocano dolore.

Non bisogna avere paura del vuoto perché il vuoto va riempito con quello che in realtà siamo e se non abbiamo niente con cui riempire questo vuoto vuol dire che noi non siamo niente.

Un virus che ti fa sentire solo,
Un virus che ti fa sentire stanco,
Un virus che ti fa sentire pazzo.

Un virus che ti dà nuovamente il tempo,
Il tempo di riposarti, di capire, di riflettere, di approfondire e di ritornare intimamente connesso con te stesso.

Tutti abbiamo paura di quello che sta succedendo: in questo silenzio nessuno sa dove sia questo nemico silenzioso, sappiamo solo che per proteggerci e per proteggere gli altri bisogna stare isolati e questa condizione di isolamento ci porta a perderci e ad allontanarci, a stare male a cercare qualsiasi cosa per riempire questo vuoto.

Ma se interrompiamo le nostre ansie, ritorniamo a capire, a sentire, a volgere la nostra attenzione verso spazi e tempi che avevamo totalmente dimenticato, di noi stessi, nel nostro subconscio interiore, nei nostri ricordi, o negli angoli delle nostre case.

Un virus che ci fa capire la distanza, questo concetto dove è opportuno mantenere la distanza dagli altri, ma che però allo stesso tempo ci mancano gli altri: ci mancano gli amici ci mancano i nostri cari, sia quelli che sono ancora presenti ma sono lontani da noi, ma anche i nostri cari che non ci sono più.

Sappiamo perfettamente che dobbiamo stare lontani dai nostri cari se gli vogliamo bene. Perché solo e soltanto stando lontani da loro, che possiamo dimostrargli quanto in realtà gli vogliamo bene e quanto vogliamo bene a noi stessi. 
Perché tutti quando abbiamo paura di questa solitudine agiamo in modo impulsivo ossessivo ? 
Ci rintaniamo nel caos dei supermercati, senza sapere che è lì forse che avremmo più possibilità di contrarre il virus: andiamo al supermercato a fare qualcosa, forse per vedere e ritrovare qualcuno, oppure a spendere semplicemente del denaro, pur di dire di aver fatto qualcosa, pur di raccontare a noi stessi e agli altri che abbiamo fatto qualcosa, pur di aver riempito questo tempo con qualcosa di effimero, quando invece l'unico tempo importante da spendere è solo quello con noi stessi, a dominare le nostre paure, a riempire il nostro vuoto con qualcosa di bello e importante per noi stessi o per gli altri. 
Meglio camminare o correre all'aperto, soli.

E se proprio dobbiamo acquistare qualcosa, meglio acquistarlo nelle piccole botteghe in centro o nei nostri quartieri che hanno sempre tutto e fresco. 
Tante sono le botteghe o le piccole rivendite di qualità che si sono attivate recapitando la spesa a casa e spero che questa cosa rimanga perché è solo nelle botteghe artigiane dove vengono fatti i prodotti di qualità genuini del territorio come frutta verdura carne pesce e derivati, oppure comprando direttamente dai contadini olio, vino e altro... Perché veramente, se devo dirla tutta, solo comprando quello che basta, quello che è sufficiente, variando le nostre diete, arricchendole di frutta e verdura e di una sana alimentazione, allora forse avremo una speranza, per Noi e il Nostro Mondo.

È un virus verde questo, è un virus che aiuta a ripristinare anche il nostro equilibrio con Madre Natura, che ci ricorda quanto sia bello vedere la vita fuori, gli alberi, il cinguettio degli uccelli, gli animali che si riappropriano del loro spazio... dalle anatre nelle città, ai delfini nei porti, ai pesci nella laguna di Venezia.
Ora l'Uomo sta capendo come sta trattando il Mondo, e per questo deve essere punito.
E noi, come se avessimo una maledizione, non possiamo partecipare in modo equilibrato a questo risveglio, perché puniti, è come se fossimo rinchiusi dentro una campana di vetro invalicabile e quando proviamo ad andare al di fuori, o a rompere questa campana, è come se venissimo puniti con la possibilità di contrarre questo virus, un virus che ha una maledizione... che si aggira silenzioso nei nostri territori, che non senti, ma c'è, che non vedi ma c'è . E quando se ne andrà?

Se ci mancano adesso le persone care, adesso sappiamo che possiamo comunicare con loro, ma non possiamo farlo fisicamente, possiamo farlo attraverso una telefonata possiamo farlo attraverso una videochiamata.
Abbiamo tempo di scrivere, tempo di comporre, tempo di chiamare, tempo per amare, ma nessuno a cui dimostrarlo.

Già l'amore (...) quanto manca una carezza una coccola un bacio uno sguardo un respiro intenso,
Quell'incrociare magico di sguardi che hai con l'altra persona che desidereresti avere accanto a te, al tuo fianco.
Quell'immergersi dei corpi l'uno nell'altra, quell'assaporarsi lentamente l'uno dell'altra, quel viversi dentro in modo unico armonico energico colorato armonioso musicale divino.

Siamo tutti lontani in questo dolore, lontani nel proprio silenzio, e ritroviamo il tempo di ricontattare persone a noi care, di persona, e sentendo queste persone che fanno parte del nostro passato è come se ci riappropriassimo di una parte di noi stessi, dei ricordi ed emozioni a loro collegate.

Un virus tremendo però,
Un virus nemico,
Un Virus letale, che ci porta via i nostri cari che ci porta via le persone a cui vogliamo bene, che ci può portare via le persone che rischiano ogni giorno per noi come i medici i dottori e gli infermieri. Un virus che non fa distinzione ne di sesso ne di razza.

Un virus che ci fa sentire tutti uguali, perché in questo momento siamo tutti "fermi" .... è come se il mondo si fosse fermato per farci riflettere dove stiamo andando e che cosa stiamo combinando a noi stessi, un mondo che si è fermato per farci capire che l'uomo sta distruggendo se stesso e l'ambiente che lo circonda.

Un virus che ci fa capire che non importa quanto sia grande o piccola la nostra casa, ma che già di per sé il fatto di avere una casa, ci permette di rintanarci nel nostro spazio chiuso, di proteggersi. E chi invece là fuori una casa non ce l'ha? Dov'è che va, dov'è il suo spazio per sentirsi protetto ? Come si stanno difendendo queste persone da questo virus? Già prima magari le scansavamo oppure non volevamo neanche incrociare il loro sguardo e adesso quando tutto questo sarà finito continueremo a scansarli perché non hanno neanche una mascherina o non hanno neanche un posto dove si sono potuti isolare? Li isoleremo ancora di più e magari le macchieremo ancora di più come portatori del male assoluto? 
Come stanno agendo loro in questa situazione? Quali sono le precauzioni che lo Stato sta prendendo anche nei loro confronti? Nulla è dato sapere... Tanto già da prima erano isolati, e anche adesso lo sono, e anche dopo lo saranno ancora, secondo voi è giusto ?

Un virus che ci fa capire quanto sia importante avere una casa, e quanto siano le nostre case, perché nelle nostre abitazioni, ci sono i nostri ricordi... C'è la nostra Vita: il nostro passato il nostro presente e il nostro futuro.
Abbiamo imparato nuovamente a riprenderci cura di noi stessi del nostro stato fisico e della nostra forma mentale, siamo tornati a leggere e a prendersi cura di noi stessi.
Siamo ritornati a prendersi cura della nostra casa, a riassaporarne le stanze a far rispecchiare i bagni a pulire il salotto a pulire i nostri balconi ...
A riprendere i nostri libri in mano, come anche le nostre fotografie, i nostri momenti passati, i nostri incubi le nostre gioie, i nostri amori i nostri difetti i nostri pregi, siamo tornati a dipingere, siamo tornati a scrivere, siamo tornati ad avere del tempo per noi stessi perché la casa siamo noi.

Noi viviamo in una grandissima casa il Mondo.

Pulendo le nostre case abbiamo capito quanto consumiamo, quanto compriamo, quanto buttiamo, quanto accumuliamo lo spazio di cose inutili, quanto spendiamo del nostro tempo delle nostre energie e dei nostri denari in cose futili.
E che magari invece di donare a qualcun'altro, o Di portare un oggetto a riparare, oppure di darlo ai magazzini dell'usato, preferiamo buttare, inquinando.

Un virus, un nemico silenzioso, un nemico invisibile ad occhio nudo, un nemico capace di spegnere l'economia di un mondo intero, un virus capace di rivoluzionare i rapporti economici e sociali.
A livello mondiale un virus tanto piccolo quanto grande il suo impatto, la sua magnitudo, un virus che riequilibra fortemente la Terra: tutto quello che noi uomini abbiamo fatto di male a questo mondo togliendogli risorse, come le foreste, l'acqua limpida, le montagne e il suolo, il mare e i pesci, il Mondo adesso ci sta ripagando con la stessa arma con il quale noi lo abbiamo trafitto ... Noi non abbiamo chiesto il permesso alla Natura per sottrarre l'acqua pura dei torrenti, tagliare i Boschi, e scavare le risorse del suolo e sottosuolo... Valutazioni di Impatto ambientali, tarocche, fatte da tecnici senza scrupoli, o da imprese prive di dignità.
Noi ci siamo liberamente impossessati di queste risorse, facendo soltanto un danno a noi stessi, over-sfruttando e spremendo questo Mondo fino all'ultima goccia di sangue. Pugnalandolo.
Perché un politico quando viene eletto, l'unico futuro a cui pensa è solo quello di avere le certezze di essere rieletto tra 5 anni, non pensa ad un futuro più in là di quel periodo.
Bene, questo è proprio il momento che il Mondo, Gaia, Madre Natura, ci sta presentando il suo conto, e si vuole riprendere il Suo Spazio, il Suo Tempo.
Questo è quel che penso.
Io spero di cavarmela.
Intanto mi sono rimesso a.scrivere dopo 3 anni, è già qualcosa.



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