venerdì 13 gennaio 2017

Si riparte a camminare

Sono stati due anni fantastici questi e mi scoccia che sia finito tutto così.
Con un abbraccio e lacrime in un posteggio.
Avevo tante speranze, tanti desideri, ma avevo perso totalmente la dimensione più importante NOI.
Quel NOI che avevamo costruito insieme, che ci eravamo ritrovati in Sardegna, adesso quel NOI non esisteva più. Dove eravamo finiti ? Probabilmente tu eri li, e giorno dopo giorno aspettavi con ansia e frustrazione che il mio IO ritornasse. Avevi ragione infatti quando dicevi che il Federico che avevi conosciuto in Sardegna non esisteva più, avevi dannatamente ragione. La nostra convivenza era dettata dai tempi degli ALTRI dalle cose da fare, e io ero soltanto concentrato sul lavoro. Dissociato in tutto e per tutto, pensando di aver trovato un America o comunque una dimensione uno scopo un dannatissimo punto gravitazionale attorno al quale girare per recuperare e disegnare nuovi obiettivi. È crollato tutto. Sta crollando tutto come se tutti i postulati che ho fissato siano tutti sbagliati: mi sento come un domino. Si un domino in cui inizi a buttare giù il primo mattoncino e via giù andare tutti quanti.

Il primo mattoncino in realtà era il mio primo riferimento : mio padre. Dalla sua morte è iniziato un vorticoso spiraleggiare talvolta positivo e talvolta negativo. Ho saputo tirare fuori molta forza di volontà ma qualche cosa sembra andare storto e allora adesso ho bisogno di fermarmi un attimo per capire cosa mi sta succedendo. Pulsioni viscerali che si manifestano sotto vari aspetti io artefice della mia costruzione ma anche della mia distruzione. E tutto questo ti fa paura perché alle volte desidereresti avere del tempo per riprenderti e rifocalizzare un attimo.

Quando c'è mai stato tempo?

Al Residence sempre a correre come un disperato, buttato tutto all'aria torno a casa e inizio a oscillare tra Bolzano e Pisa per seguire i lavori sul furgone e per sistemare casa. Stress e pressione.
Crash della portiera e in dicembre di li a poco si scoprirà che mi era venuto il fuoco di Sant'Antonio. Giorni a letto, recupero, sogni e ansie e desideri di rifarsi una vita, desiderio di ritornare a casa a lavorare contrastato dal desiderio di riaffermarsi nel difficile sistema Bolzano. Ahi che meta impegnativa!
Pazzia al lavoro. Sclero. Basta mollo tutto ciao. Attimo di pausa in  val gardena con primo momento focalizzante durato circa 15 giorni in solitaria appartamento 105 del Residence nel tentativo di riappare darsi degli obiettivi. 14 aprile mio compleanno partenza per Pisa da Selva Val Gardena all'attivo circa 250 curriculum inviati e nessuna risposta concreta ansia e frustrazione ma sta o comunque tornando a casa e questo era bello e nessuno mi poteva fermare finalmente a casa dopo tanto tempo. Settimana per riprendersi un attimo una mattina del 21 aprile dopo una bellissima serata fatta a casa del mio amico Ale, sorseggio un caffè, sfoglio gli annunci... E tac il 24 mi ritrovo a Volterra a lavorare in uno dei posti più belli del mondo. Tutto nuovo tutto strano tutto nuove informazioni nuovi concetti nuove azioni nuovi modi.... Ma io non posso venire fuori il mio ego non può parlare perché non è gradito ai clienti non possiamo andare oltre un certo limite e io forse sto scoppiando? Sta arrivando l'estate la gente in vacanza la spiaggia e io sono su un colle con 40 gradi (ventilati) a cercare di fare il buon receptionist e il buon cameriere.... E per il resto il nulla solo prati, vento, sole, silenzi e un collega con il quale condivido lo spazio comune con il quale fare 2 buone chiacchiere la sera sorseggiando una buona birra fredda. Esplodere esplodere necessita di esplodere corsa a Marina di Pisa bang crash caput dopo una bella serata passata a Marina un tizio mi si avvicina e mi distrugge il volto per rubarmi 30 euro e il cellulare. Ma che cazzo di posto viviamo? Allora era meglio stare in montagna che queste cose non accadevano?

No. Sono tornato qui per affrontare le mie paure i miei deliri i miei pianti, le mie gioie la mia felicità.

Ho bisogno di un aiuto per sistemare le mie cose dentro e di trovare un attimo anche un lavoro forse più vicino a casa che mi aiuti a ritrovare un punto focalizzante. O forse come tutti mi dicono prima trovi il punto focalizzante e poi trovi il lavoro?

Per esempio adesso. Sono le 2.30am di domenica 2 luglio 2017 non riesco a dormire vorrei essere sulla spiaggia a stare con gli altri a conoscere gente invece sono qui in convalescenza da questo trauma, come se il mio corpo mi imponesse di fermarmi e di trovare del tempo per far quadrare me stesso.
E per quello che ho imparato io, se è il tuo corpo a chiederlo devi farlo assolutamente perché il tuo corpo è la chiave di volta è il secondo cervello che guida la tua anima.

Si.
Penso che mi prenderò una pausa.
Poi sarà quel che sarà
Io speriamo che me la cavo.
Me la sono sempre cavata.

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